— 273 — rispettivamente contro Medeazza, quota 92, Mondar, e ciò per sostenere l’avanzata delle truppe del XIV corpo d’armata. cc II tiro da principio lento s’intensifica man mano sino alle ore 9,30 per richiesta del comando brigata Cremona. « Rispondono con crescente violenza le batterie di Medeazza est ed ovest, Flondar, quota 92 e Duino est ed ovest. « Alle ore 9,30 il pontone 4 di Mongiardini è colpito da una granata poco sopra la linea d’acqua : sono feriti il sottotenente di vascello Men-goni Guido, il cannoniere scelto Ogno Sante., e due marinai, questi ultimi leggermente. « A fine di non rallentare il fuoco, la batteria Gazzola sostituisce la Mongiardini contro la quota 92. « Un colpo caduto dietro un pezzo della batteria Zezi danneggia lievemente il pezzo, e ferisce leggermente un cannoniere; la batteria continua il suo fuoco intenso. « Per il nostro fuoco intensivo e centrato, le batterie avversarie sono parzialmente ridotte al silenzio. Solo verso le ore 11 la batteria di Duino ovest riapre il fuoco; Buraggi la controbatte con i pezzi disponibili. Alle ore 11,10 un colpo aggiustato di questa batteria determina lo scoppio di un deposito di munizioni di Duino ovest, ed un fortissimo incendio che si propaga su tutta la zona della batteria nemica. Sino alle ore 14 si hanno 18. — La manna italiana, ecc., Voi. II.