— 423 — Questo continuò pertanto ad essere effettuato tanto per la via di Medua e di Durazzo, quanto per la via di Valona dove il primo piroscafo ad arrivare (22 die.) fu il Mirmidon inglese, con 4.000 tonnellate di derrate alimentari e 40 autocarri per il loro trasporto. I piroscafi, diretti a Valona, facevano scalo a Gallipoli, donde proseguivano scortati da siluranti. * * * Abbandonato il territorio nazionale e portatesi le armate serbe in Albania e in Montenegro, poiché doveva escludersi che esse potessero colà procedere ad una riorganizzazione per poi tornare a combattere, come molte autorità tra i Serbi stessi e fra gli alleati s’illudevano potesse farsi, non restava altra alternativa che trasferirle altrove, scegliendo una località adatta dove il riordinamento potesse avvenire con tranquilla sicurezza. L’esodo di vecchia proprietà austriaca la quale mi è di grande utilità. Nei giorni in cui il piroscafo non arriva i pontili sono continua-mente riparati dai soldati serbi. Nulla quindi occorre inviare dall’ Italia per intensificare la rapidità di sbarco che ora è già di per sè notevole: ad es. il Io gennaio 1916 il Molfetta sbarcò circa 400 tonn. di viveri e di mercanzie dalle ore 8 alle ore 16 ». Alla fine di die. altri due piroscafi, il Candiani ed il Lampedusa, furono requisiti per il traffico coll’Albania. Circa però le constatazioni fatte dall'addetto navale inglese, deve ritenersi che fossero troppo ottimiste, o che esse si riferissero soltanto alla parte dell’esercito serbo riunito nelle regioni di Scutari. Lo stato in cui giunse poi a Valona buona parte di esso attestò condizioni fisiche ben diverse.