— 146 — Sebbene avvenuta circa due mesi più lardi, riferiamo qui anche la perdita del dirigibile Città di lesi, abbattuto dal nemico durante la sua prima missione di guerra. Lasciato l’aeroscalo di Ferrara alle ore 20 del 5 agosto 1915 aveva fatto rotta su Pola : giunto verso la mezzanotte in prossimità del-l’obbiettivo, alla quota di m. 2700 diresse su questo, ma, scoperto durante l’avvicinamento dai proiettori, fu fatto segno al fuoco di numerose batterie antiaeree. Le salve erano ben centrate ed i proietti scoppiavano in vicinanza dell’ involucro. In quelle circostanze il comandante decise di non attendere fino a poter scegliere il bersaglio che in quel momento la luminosità dell’atmosfera, attraversata dai fasci dei proiettori, impediva d’ individuare, ma di lasciare cadere il carico di esplosivo appena giunto sopra la piazza. Eseguito il lancio che, come fu saputo poi, produsse danni, accostò per allontanarsi dalla zona battuta dai cannoni. In quel momento si palesarono le gravi avarie che il tiro aveva prodotto; vuotamento cioè degli scompartimenti poppieri dei gas con inclinazione pericolosa dell’asse del pallone, successiva caduta per deficienza di forza di sostentamento, ed impossibilità di regolare la rotta. L’aeronave, [pur alleggerita dal gettito dei pesi mobili, precipitò in acqua nel porticciolo di Veruda. Il comandante t. di v. Brivonesi e l’equipaggio furono fatti prigionieri da una torpediniera sopravvenuta, mentre tentavano di distruggere gli ultimi resti dell’aeronave.