— 416 — dosi alle circostanze, propose che le spedizioni di viveri fossero per quanto possibile spostate verso Valona, avviando per conseguenza al tempo stesso verso quella piazza la direzione di ritirata delle truppe serbe. Il comando del corpo di spedizione avrebbe potuto agevolare l’inoltro degli approvvigionamenti a terra, tanto più che verso Valona si dirigevano già i prigionieri austriaci, e che per migliorare le comunicazioni si stavano mandando dall’ Italia tre equipaggi da ponte, si riattavano strade e si lavorava alacremente alla costruzione di una ferrovia Decauville, da svilupparsi dal porto in direzione di Fieri ed oltre, secondo che le circostanze avrebbero permesso '. Era stato anche disposto l’invio di 150 carabinieri e 500 soldati di milizia territoriale per i servizi di polizia e di ordine, e di molte migliaia di capi di corredo. La marina concorreva mettendo a disposizione una certa quantità di biscotto. Nell’avanzare tale proposta il comando in capo dell’armata aveva anche presente la necessità di un prossimo esodo dei serbi per via di mare, esodo che da nessun altro porto avrebbe potuto farsi ad eccezione di Valona. L’argomento fu discussq nella terza seduta 1 La ferrovia Decauville fu gettata dal porto di Valona fino alla Voiussa, al di là della quale la strada riattata poteva permettere un traffico non intenso di autocarri leggeri.