— 399 — una ventina di bombe da cinque apparecchi a. u. ; uno di questi caduto in mare fu affondato dal sommergibile inglese B 11, mentre i due ufficiali aviatori furono fatti prigionieri. Il 3 aprile in una scorreria di otto idrovolanti si ebbero nella stessa città 3 morti e 16 feriti, ma le batterie antiaeree da poco sistemate ed un treno armato in funzione abbatterono tre apparecchi, dei quali uno fu ricuperalo intatto da un nostro sommergibile. I rimanenti fuggirono inseguiti da una nostra quadriglia da caccia. Il 27 marzo in un’incursione su Venezia di due gruppi di idrovolanti a. u., un apparecchio, colpito dalle batterie antiaeree, cadde in laguna ed i piloti vennero fatti prigionieri. Il 6 aprile due idrovolanti nemici, attaccando una nostra sezione di torpediniere costiere, riuscirono a colpire la IIP. N. (t. v. Pini W.) cagionando danni non gravi : inseguiti da due nostri apparecchi si allontanarono gettando in mare il resto del loro carico esplosivo. A mezzanotte del 17 aprile un gruppo di idrovolanti nemici effettuò una scorreria su Treviso, e fu allontanato dalle batterie antiaeree. La mattina seguente le torpediniere 20 e 21 OS (t. v. Leverà -t. v. Pertusio) catturarono al largo di Grado uno degli apparecchi (L. 47), caduto in mare, ed i piloti. All’inizio del 1916 l’Austria, ripetiamo, era decisamente superiore nell’aria, ma da questi episodi