di tempo nei preparativi fu omessa la seconda parte dell’operazione, sicché il 24 maggio questa ebbe, come fu riferito nel capitolo II, uno scopo molto limitato: quello cioè di allontanare dall’ isola i pochi austriaci che l’abitavano e che, facendo servizio di vedetta per l’Austria, potevano esercitare un’ incomoda vigilanza sui nostri reparti in navigazione. Tale scopo non fu nemmeno raggiunto, essendo mancato il tempo per fare ricerche più minuziose e scovare gli uomini, che si erano facilmente nascosti nei ripari che offriva la natura accidentata del terreno. Ad ogni modo 1’ inutilizzazione di quella vedetta nemica, anche se riuscita, sarebbe stata probabilmente soltanto temporanea, se non accompagnata dalla nostra occupazione, o almeno da un’azione più radicale di distruzione. * * * Cominciate le ostilità e rimandato il progetto di sbarco sulla costa nemica, il comandante in capo deH’armata era rimasto favorevole alla presa di possesso almeno di una delle isole avversarie, ed aveva fermato la sua attenzione sopra Lagosta, come la più adatta per stabilirvi, oltre ad un posto di vedetta e di segnalazione, anche una stazione di sommergibili, dalla quale questi avrebbero potuto efficacemente contrastare i movimenti del nemico intorno alle prossime sue basi di Cattaro e