— 355 — Anche i sommergibili nemici fecero la loro preda, attaccando col siluro e col cannone V Unione che fu incendiata dal suo capitano, mentre era per essere catturata e presa a rimorchio : l’equipaggio raggiunse la costa ed il porto di S. Giovanni. Anche il Benedetto Giovanni e VIniziativa, dopo giunti a Medua, insieme con il motoveliero Bonaria e col piroscafo francese Harmonie, che già vi si trovavano, furono presi a bersaglio col siluro e col cannone da un sottomarino avvicinatosi all’entrata del porto, ma nessuno fu colpito. Nel pomeriggio infine dello stesso giorno 23 novembre un idrovolante lanciò cinque bombe sulle navi all’ancora, senza arrecare danni. Il 3 dicembre il Topaze, l’Ardente (c. c. Di Somma) e 1’Esperò (c. c. Bellavista), che scortavano da Brindisi a Medua il motoscafo Thira, furono attaccati da due sommergibili, ma sfuggivano al siluro. Il bombardamento di uno dei sommergibili con mine di profondità, eseguito dall’/lr-dente, ebbe probabilmente qualche effetto1. 1 Dal rapporto del comandante in capo della 2’ squadra: « Il comandante del Topaze ha elogiato la pronta manovra dell’Ar-(lente, e così da lui come dal comandante dell,Ardente si ritiene che danno al sommergibile possa esservi stato per l’esplosione molto violenta di una delle bombe in spazio circa 100 m. dal presunto punto del sommergibile e ciò perchè dall’esplosione della 2a bomba si sono viste proiezioni di acqua annerite con frantumi di materiali ».