— 491 — rebbe mandato immediatamente per apprestare, d’accordo colle autorità greche locali, la località da scegliersi come la più favorevole alla riunione delle truppe, e per costituirvi una forza di polizia nell’interesse stesso della popolazione dell’isola. Il comandante in capo della flotta francese in Medi-terraneo, ammiraglio D’Artige, sotto la cui giurisdizione sarebbe messo lo stabilimento francese, era incaricato altresì di curare una stretta sorveglianza ed eliminare gli agenti del nemico che risultavano numerosi ed attivi, in particolare nei riguardi dei sottomarini. Tale mutamento di destinazione produsse per qualche giorno un certo disorientamento, inevitabile quando si pensi al numero delle autorità alleate, lontane le une dalle altre, che s’interessavano dell’esodo serbo per prepararlo e per eseguirlo. Si trattava di sospendere l’efflusso in corso per attendere che Corfù fosse posto in grado di ricevere gli ospiti, mentre le partenze da Medua erano già cominciate; un primo nucleo di soldati era già stato trasbordato a Brindisi sull’ incrociatore J. Michelet, pronto a partire per Biserta, ed altri erano arrivati a Brindisi per imbarcare sull’altro incrociatore V. Hugo e sul piroscafo Re Vittorio. Anche la colonna serba di 11.000 uomini che aveva raggiunto Fieri era stata raccolta in un campo di concentrazione sulla riva destra della Voiussa in attesa dell’ imbarco a Valona. Saggiamente perciò il governo francese dispose