— 72 — di blocco, era troppo estesa per poter essere efficacemente sorvegliata, lo stesso comando in capo dell’armata stabilì che la vigilanza fosse esercitata invece sulla congiungente Otranto-Saseno, rinforzandola dal lato albanese in modo da poter distaccare periodicamente qualche unità per spingerla in crociera fino a Capo Kefali. Vennero in un primo tempo adibiti a tale ufficio i nostri cacciatorpediniere tipo Nembo e quelli minori francesi, lasciando ai più grandi ed agli incrociatori leggeri il compito della vigilanza al Nord, insieme con quello delle scorrerie offensive. In seguito alla richiesta del governo greco di togliere il blocco della parte del litorale albanese occupato dalle sue truppe \ le ragioni politiche ebbero il sopravvento su quelle militari, e determinarono una limitazione del blocco sulla costa d’Albania : dimodoché dal 30 maggio esso si estese su quel litorale dal confine montenegrino fino soltanto ad Aspri Ruga (Strade bianche). Il governo greco fu però officiato ad impegnarsi di usare la massima sorveglianza fra Aspri Ruga ed il confine meridionale dell’Albania, perchè non avvenisse su quelle coste il rifornimento clandestino dei sommergibili. Con la dichiarazione del blocco adriatico l’Ita- 1 Ciò in relazione al riconoscimento da parte dell’ Italia dell’occupazione provvisoria fatta dalla Grecia della zona meridionale dell’Albania (Epiro).