— 542 — Il 22 febbraio il cacciatorpediniere Corazziere (c. c. Bernotti R.) dette caccia ad un sommergibile mentre questo si stava portando in posizione per attaccare il piroscafo Melo. Il 25 febbraio infine il dragamine Monsone, che due giorni prima aveva avvistato e dato caccia ad un sommergibile nella rada di Durazzo con l’aiuto di due drifters, urtò una mina mentre stava dragando, ed affondò con 10 persone dell’equipaggio. Poche ore dopo subiva la stessa sorte il drifter Lily Reach. Anche da parte nostra si attaccavano i rari bastimenti nemici che s’ incontravano. Il 13 febbraio un sommergibile lanciò contro un piroscafo di bandiera austriaca, ed il 28 febbraio un altro sommergibile francese attaccò un c. t. Huszar che, manovrando, schivò il siluro. Lo stesso giorno vi fu scambio di siluri senza risultato fra i sommergibili H 1 inglese ed U 5 austriaco. * * Mentre gli austriaci raccoglievano uomini intorno a Durazzo, il numero dei difensori andava lentamente diminuendo, non tanto per le perdite inflitte dal fuoco nemico, quanto per le malattie: coadiuvare nel salvataggio dei malati e dei feriti. Animando gli altri, incurante di sè e sordo ai richiami degli altri ufficiali con atto magnanimo si adoperò in prò dei naufraghi. Solo quando fu certo che l’opera sua non era più necessaria, acconsentì a curare sè stesso. Fu esempio austero e nobile di carità e di grandezza d’animo.