— 352 — aderì alla richiesta, ma di fatto, il ritorno delle sue 12 siluranti in Adriatico non ebbe luogo che a dicembre inoltrato. Si sperava che, sospesa nel mare del Nord e neH’Adriatico e trasferita nel Mediter- commissione necessario di provvedere efficacemente alla protezione delle navi trasporto durante la traversata e durante le operazioni di sbarco. « I membri della R. Marina fanno presente che ima protezione veramente efficace, data la prevedibile continuità dei trasporti, non può assolutamente esercitarsi col naviglio leggero di cui l’armata italiana dispone nel basso Adratico: nè è possibile rinforzarlo con altre unità italiane, perchè non si può eccessivamente indebolire la flottiglia dell’alto Adriatico, la quale ha obbiettivi di primaria importanza anche nei riguardi dell’azione terrestre. « Occorrerebbe quindi un notevole rinforzo di cacciatorpediniere francesi ed inglesi non inferiore complessivamente a 20 unità. Anzitutto dovrebbero fare sollecito ritorno a Brindisi i 12 c. t. francesi già aggregati all’armata italiana giusta la convenzione navale di Parigi, da ¡qualche tempo distaccati altrove in relazione al maggiore sviluppo delle operazioni militari navali in Egeo; 6e, la Francia oltre i c. t. summenzionati non può inviarne altri, occorrerebbe che la marina inglese ne dislocasse temporaneamente alcuni a Brindisi. « L’addetto navale di Francia comunica che rinnoverà premure al suo governo per il sollecito ritorno a Brindisi, già richiesto, dei c. t. francesi summenzionati. « L’addetto navale inglese fa comprendere che molto difficilmente là marina inglese potrà distaccare c. t. in Adriatico : ed espone alcuni criteri circa 1’ impiego dei sommergibili coordinato coi drifters e incrociatori leggeri, per la protezione delle navi trasporto alla fonda, durante le operazioni di scarico. « 1 membri appartenenti alla R. Marina, pur non escludendo l’opportunità di tali criteri, fanno presente che a loro avviso è ugualmente necessario un largo impiego di c. t. così per proteggere i trasporti durante la traversata come per contrastare l’azione dei sommergibili nemici contro gli incrociatori leggeri ».