— 476 — quali barattavano fucili e munizioni, seminando così nel paese gli strumenti per futuri movimenti sediziosiPerciò intorno al Natale del 1915 fu definitivamente riconosciuto da tutti che non era più ammissibile una ricostituzione in territorio albanese dove il popolo era ostile e la vicinanza degli austro-bulgari poteva da un momento all’altro divenire pericolosa. Esclusa Salonicco dalla Francia per ragioni politiche e militari, fu suggerito il concentramento nell’isola di Corfù; ma messa da parte in un primo tempo anche questa località per il dubbio che la Grecia non avrebbe dato il suo consenso, negli ultimi giorni di dicembre le trattative fra gli 1 Da una lettera del 2 gennaio 1916 del comandante in capo della 2a squadra al comandante in capo dell’armata : « Il colonnello medico é il capitano medico francesi giunti a Bari col piroscafo Brindisi e provenienti dalla Serbia hanno riferito al generale Mondesir ed a questo c. in c. notizie impressionanti circa il disordine ed il bassissimo livello morale dell’armata serba, assolutamente disorganizzata e composta di elementi imbelli e dediti al ladronegg'o. « La lunga consuetudine di vita con l’armata stessa mette in grado i due suddetti ufficiali di asserire che la fallita azione austro-ungarica contro la Serbia all’inizio della guerra non fu dovuta a tenace e valoroso contegno delle truppe serbe, ma alle pessime condizioni del terreno, le quali non meno che impedire l’avanzata austro-ungarica produssero perdite forti per la necessità di abbandonare truppe e materiali in zone divenute impraticabili per il tempo avverso. « Gran parte dei viveri diretti da Medua all’armata serba restano per via venduti dagli stessi soldati alla popolazione albanese.