— 313 — Le artiglierie della nave poterono essere ricuperate ed impiegate al fronte terrestre. L’inchiesta, che segui subito la grave perdita dell’ancor potente corazzata, non riuscì ad accertare la causa determinante dell’esplosione della Santa Barbara. Alcune polveri senza fumo adottate come regolamentari per il caricamento dei cannoni nelle marine militari, e fra queste la balistite, avevano rivelato dopo alcuni anni di esperienza difetti pericolosi di stabilità : in date circostanze e condizioni, dopo essere state sottoposte ad elevate temperature nei depositi di bordo, andavano soggette ad autoaccensioni capaci di produrre immani disastri. Ad un munizionamento così difettoso dovette il Giappone la perdita delle navi Mikasa nel 1905 e Matsushima nel 1908. La polvere B francese fu la causa della distruzione della corazzata Iena nel 1907 e della Liberté nel 1911. La marina italiana messa in guardia dalla triste esperienza altrui e dagli esperimenti nei suoi laboratori, aveva provveduto tempestivamente all’ ispezione del munizionamento, ed a sostituire con balistite nuova quella giudicata sospetta, in attesa che fosse ultimato lo studio per la scelta di un più sicuro tipo « Inchiniamoci riverenti alle salme di coloro che, vittime del dovere non ebbero l’estremo onore di lasciare la vita combattendo. «Vada a loro vigoroso e promettente il nostro grido di guerra: « Viva il Ré. Il vice-amm. com.te in capo E. Presbitero.