— 299 — tieri statali e privati per la costruzione di un nucleo di unità con caratteristiche rispondenti ai particolari compiti che erano chiamate ad assolvere; queste costituirono il gruppo degli R D ripetuto in 27 esemplari, ma il compimento delle costruzioni, naturalmente lente per la scarsità di materie prime e per la debole potenzialità degli stabilimenti, richiese un tempo eccezionalmente lungo. E nonostante gli acquisti e le costruzioni, non fu possibile di avere prima del 1917 un numero discreto di unità di questa classe, numero però sempre inadeguato al bisogno 1. Sviluppo più vasto ebbe la costruzione dei motoscafi antisommergibili (M.A.S.), ai quali si debbono alcune belle pagine della storia della nostra guerra marittima : di essi si tratterà a suo tempo, essendo i primi esemplari di tale tipo entrati in servizio soltanto verso la metà del 1916. Altro provvedimento importante della difesa 1 Durante tutta la guerra, l’opera modesta, tenace, paziente, faticosa e piena di pericolo delle flottiglie dragamine fu tale che nonostante che migliaia di navi in ogni ora approdassero o lasciassero le nostre basi, e che queste si prestassero all’ insidia subacquea per le condizioni idrografiche e per la vicinanza delle basi navali nemiche, nessuna nave fu colpita percorrendo la rotta di avvicinamento resa sicura alla navigazione dai dragamine. Solamente il c. t. Intrepido ed il piroscafo Principe Umberto urtarono su mine a Valona sulla rotta di sicurezza quando il dragaggio in quella località non era ancora stato organizzato. Il lavoro dei dragamine durò ancora coi suoi pericoli dopo l’armistizio per tutto l’anno 1919. Queste piccole unità furono costituite in flottiglie sino dai primi mesi del 1916.