_ 431 — tore della disciplina e delle regole della vita militare, è stato sempre in mezzo ai colpiti, ha cercato di aiutarli e sollevarli, cooperando efficacemente col medico a vincere la terribile forza del male. Non ha esitato a scendere nelle stive quando erano divenute asilo di morte, a caricarsi cadaveri di colerosi sulle spalle per togliere di là l’infezione e dare alle infelici vittime sepoltura in mare ». Questa citazione che abbiamo voluto fare potrebbe riprodursi per molteplici altri casi. Ultimata la quarantena, i prigionieri superstiti furono divisi pressoché in parti uguali fra i campi di concentramento di Francia e d’Italia. * # * Dal 7 dicembre alla fine del mese nessuna unità austro-ungarica di superficie fu incontrata nel basso Adriatico. Frequenti continuavano invece gli avvistamenti dei sottomarini, che il nemico teneva continuamente in agguato e in servizio d’informazione lungo la costa albanese. Il drifter Lottie Leash nel pomeriggio del 18 dicembre fu attaccato, secondo la versione dei superstiti, da due sommergibili a 10 mg. per O.N.O. da Saseno, e affondò colpito da cinque proiettili. L’equipaggio raggiunse Valona. Il 19 dicembre un sommergibile, probabilmente 1’ U11, presentatosi all’ imboccatura di Durazzo fu cannoneggiato e forse colpito, senza però essere