— 308 — notti) e Borea (c. c. Arese), forse da parte dello stesso sommergibile U 39, alla caccia del quale essi erano stati mandati. A questa caccia presero parte anche i cacciatorpediniere Intrepido (c. c. Leva) e Nembo (c. f. Fossati); quest’ultimo cannoneggiò senza risultato il nemico, colto in emersione. Il 18 ottobre sul far della notte un altro sommergibile lanciò contro 1’ incrociatore inglese Amethyst, che insieme con il Dardo (c. c. Bernot-ti R.) che lo scortava aprì il fuoco e lo continuò fino a che il nemico non fu perduto di vista. L’8 novembre il Dublin, che trovavasi in crociera insieme con Y Audace (c. c. Piazza), fu fatto bersaglio due volte di siluri, che non lo colpirono. sH H* * Questi ed altri attacchi infruttuosi contro navi nostre ed alleate, trovavano riscontro in quelli che sommergibili italiani ed alleati tentarono contro po. che piccole navi ausiliarie e siluranti austriache nelle rare occasioni d’ incontro durante gli agguati lungo la costa orientale e presso le isole 1. Ma nello stesso autunno il nemico segnò al suo attivo un successo rilevante proprio dentro il munito porto di 1 Tra i casi di attacchi non riusciti contro navi neanche ricordiamo che il 20 settembre la torpediniera a u. 54 fu attaccata presso Sebenico ma il siluro lanciato saltò fuori acqua a poppavia della torpediniera. Il sm. Atropo (t. v. Bonamico) il 23 ottobre lanciò due siluri contro due c. t. tipo Huszar a 14 miglia da Cittanova; i due siluri passarono pochi metri di poppa al bersaglio. Altri casi sono ricordati anche dal Sokol (op. cit., voi. II).