— 344 — dapprima ottenere dal governo italiano, che solo può intraprenderle, l’accettazione delle responsabilità navali per scopo di convogli e per facilità di transito». Terminava facendo presente l’urgenza della situazione. Accettato prontamente, come già ricordammo, tale compito dal nostro governo, fu stabilito che i governi alleati avrebbero provveduto a concentrare a Brindisi, o in altri porti che la marina italiana avrebbe designato (per mezzo di piroscafi od anche per la via ferrata secondo la disponibilità di materiale rotabile che l’Italia avrebbe messo a disposizione), il vettovagliamento e le forniture da farsi alla Serbia. Il primo carico sarebbe giunto a Brindisi per ferrovia; la marina italiana con le proprie forze, coadiuvate dalle unità alleate sotto i suoi ordini, avrebbe provveduto al trasporto delle forniture sull’altra sponda; là giunte esse sarebbero state scaricate, inoltrate a destinazione e consegnate per cura delle missioni o dei delegati che i governi alleati stessi avrebbero designato. Successivamente fu stabilito che una commissione, formata dagli addetti navali di Francia, Inghilterra e Russia, dell’addetto militare di Serbia, e dei delegati dei nostri ministeri della marina e della guerra, si riunisse a Roma, allo scopo di studiare i mezzi migliori per il trasporto delle forniture e prendere in esame tutte le altre questioni connesse con tale servizio. Nominata il 23 novembre, questa commissione si riunì subito il giorno