- 619 — Che nel ca60, trattandosi di un sommergibile, egli avrebbe potuto imporci la rotta, la velocità, ecc. ed anche mettere a bordo un commissario, perchè tale visita si fosse fatta a Cattaro. Ma il comandante non volle aderire alla mia richiesta, assicurandomi che, qualora non mi fossi recato spontaneamente da lui mi avrebbe mandato a prendere e che egli sapeva ciò che doveva fare. Inoltre aggiungeva che, se io avessi in antecedenza segnalato la sua presenza e fosse comparsa qualche nostra nave da guerra o dei nostri alleati, avrebbe torpedinato la nave ospedale. Al che gli risposi che navi da guerra in crociera potevano comparire anche senza la nostra chiamata, ma ohe in ogni modo a non credevo che egli avrebbe ordinato il siluramento di una nave ospedale con 865 ammalati a bordo ». Fummo fatti scendere nell’ interno del sommergibile ohe ci portò a Cattaro, ove giungemmo alle ore 3 del giorno 21, ed immediatamente arrivati fummo dal comandante stesso accompagnati su di una nave da guerra e consegnati all’ufficiale di guardia, il quale con un’altra imbarcazione ci fece portare sulla nave ospedale che già trovavasi in porto sotto la guardia e sorveglianza di un picchetto armato. Al nostro bordo seppi che l’ufficiale austriaco, un tenente di fregata, aveva preso il comando minacciando che la nave sarebbe stata silurata al minimo scherzo e tenendo vicino a se il maggiore' medico vice direttore ed il 1° ufficiale di bordo. Dei due marinai austriaci uno era un telegrafista che prese possesso della stazione r. t. Incanto, ordinato che fosse tenuto oscurato il piroscafo, compresa la fascia verde luminosa con croce rossa, riconoscimento notturno di questa ospedaliera,