— 483 — maggiore serbo appoggiato dal generale de Monde-sir, e quindi dal governo francese; ma vi avevano concorso in parte le difficoltà che il comando del nostro corpo speciale in Albania aveva opposto al passaggio dei Serbi nel campo trincerato di Valona. Di più lo stato maggiore serbo, secondato dal generale de Mondesir, che non essendo marinaio non poteva apprezzare al suo giusto valore il pericolo di Medua, anziché diradare le file dei soldati nella regione di Scutari, gravitante su quell’ancoraggio, le aveva sempre più addensate, dimodoché il numero da imbarcare a San Giovanni da 40.000, come era stato annunciato in un primo tempo e come era stato finora ritenuto dal comando in capo dell’armata, era arrivato a 90.000 uomini. Tale cifra fu comunicata in una lettera dell’addetto militare serbo al presidente della commissione di Roma per i rifornimenti, lettera nella quale si annunciava essere stati iniziati il 3 gennaio i movimenti necessari dell’esercito per lo sgombro della costa albanese \ e fu poi confermata dall’ammiraglio Trou-bridge e da altre fonti. Nè si era sicuri che, coll’arrivo di nuovi dispersi, essa non aumentasse ancora. D’altro canto, come abbiamo già veduto, da nuove informazioni più recenti provenienti dall’Albania, sembrò che fossero state esagerate le condizioni di denutrizione e sanitarie dei Serbi 1 La lettera, in data 7 gennaio, diceva: « .... I, II e III armata