— 216 — loro volta le squadriglie nelle diverse piazze marittime, era stata assegnata come nave appoggio sommergibili la R. N. Lombardia con lo scopo di scortarli nelle crociere, nelle esercitazioni, nei cambiamenti di sede. La nave appoggio poi doveva anche servire da stazione mobile di carica degli accumulatori elettrici, da officina di riparazione, da magazzino dei materiali e da alloggio per gli equipaggi, quando i sommergibili si trovavano fuori della loro sede abituale. A somiglianza di quanto esisteva per le torpediniere di superficie, era già stata prevista l’istituzione di un ispettorato dei sommergibili, che doveva regolare e coordinare l'organizzazione, l’addestramento e l’impiego di questi recenti strumenti bellici. Durante i mesi della neutralità, mentre alla prova dei fatti scompariva lo scetticismo che aveva circondato fino allora il naviglio subacqueo, e le prime gesta dei belligeranti mostravano quale ne potesse essere l’efficacia in un campo d’azione molto più vasto di quello fino allora preveduto, si studiò di ottenere che il personale raggiungesse il massimo grado di allenamento e che il materiale concedesse il rendimento migliore. Le esercitazioni però eseguite nel 1914 non avevano dato risultati molto confortanti : le nostre unità, in parte già antiquate e sorpassate dalle costruzioni più recenti delle altre marine, erano tutte di piccolo tonnellaggio, di scarsa velocità anche in emersione, e deficienti di autonomia e di abitabilità; i motori