Pur di fronte a tale difficile situazione il capo di stato maggiore della marina, oltre ad ordinare la dislocazione a Venezia della divisione Sardè- ehe le navi siano giunte sul punto prestabilito, dappoiché la azione navale potrebbe mancare, per motivi Imprevedibili (avarie, fortunati attacchi del nemico, ecc.); e se le truppe avessero già iniziata l’avanzata, potrebbero trovarsi in critiche condizioni, per il mancato concorso dal mare, sul quale contavano. Un’azione navale metodica e di carattere continuativo a sostegno dell’avanzata lungo il litorale di Monfaloone-Trieste, sarà sempre precaria, ed esporrà le unità maggiori che la eseguono a rischi gravissimi. « Questi rischi dipendono, non tanto dalla minaccia della flotta avversaria dislocata a Pola o nei canali dalmati, che navi molto veloci riuscirebbero ad eludere, ma sono essenzialmente dovuti alla impossibilità di premunirsi efficacemente ad un tempo dalla duplice insidia delle mine e dei sommergibili, dappoiché la difesa contro di esse richiede dei provvedimenti diversi e in assoluto contrasto fra loro. Invero, per evitare le mine, bisogna muovere lentamente su rotte ben definite, facendosi precedere dai dragamine: per evitare i sommergibili occorre invece muovere ad alta velocità e con rotte a zig-zag. « I sommergibili perciò avrebbero ottimo giuoco contro navi che manovrassero lentamente in paraggi ben determinali, come è necessario per controbattere le trincee é le batterie nemiche con la precisione di tiro occorrente, affinchè l’azione navale proceda armonicamente con l’avanzata delle truppe, e sia evitato il rischio di colpire queste ultime. « Le circostanze indicate sussisterebbero, anche se tutta la nostra armata o buona parte di essa fosse dislocata nell’alto Adriatico con base a Venezia. « La sua presenza costringerebbe bensì all’ inazione il grosso nemico, 6enza tuttavia riuscire a distruggerlo, dappoiché esso »i terrebbe al sicuro — come d’altronde sta facendo anche ora —■ nelle sue minutissime basi o nei canali dalmati, ove sarebbe grave imprudenza andarlo a ricercare. a Ma il naviglio leggero dell’avversario, e sopratutto i suoi