— 257 — conseguire, è tale da giustificare pienamente i rischi e le probabili perdite cui ci si espone. « Faccio altresì presente, che l’azione offensiva del nostro naviglio leggero e dei sommergibili non deve avere carattere di continuità, poiché svolgendosi in tal modo e con consuetudini di cui il nemico verrebbe ben presto a conoscenza, gli riuscirebbe facile predisporre opportune azioni controffensive, o quanto meno sottrarsi alla nostra offensiva. Per meglio conseguire questo scopo, converrà dislocare di tempo in tempo gruppi di siluranti a Porto Corsini, facendoli al momento opportuno partire da questa base anziché da Venezia. È necessario che le nostre operazioni belliche abbiano carattere saltuario e si effettuino improvvisamente con modalità volta per volta diverse; ne trarrà altresì vantaggio l’efficienza del materiale, che sarà meno cimentato ». Con la data del 27 luglio la IV divisione (Pisa) passò alla dipendenza del comando in capo della piazza di Venezia e le navi più grandi non ebbero più occasione di uscire in mare. L’8 settembre lasciarono la divisione e partirono da Venezia la Città di Messina e 1’ Etruria, scortate da caociatorpedi-niere fino ad Aneona ; incontrati nella latitudine di questa città dal Quarto e dal Bristol e da altre siluranti proseguirono per Brindisi con questo gruppo. Gli altri tre incrociatori della mutilata divisione restarono alla fonda a Malamocco o nella laguna 17. — La marina italiana, ecc., Voi. II.