— 478 — Mentre infine si assicurava che si sarebbero impiegati i piroscafi piccoli e grandi disponibili e tutte le nostre forze navali, si faceva presente il pericolo d’infezione che avrebbero corso gli equipaggi degli incrociatori corazzati francesi, imbarcandovi soldati serbi; si consigliava di tenerli a Brindisi per concorrere colle nostre forze navali alla protezione delle operazioni di sgombero e di inviare in loro vece altri piroscafi per prendere a bordo i soldati. Mentre si discuteva, il comandante in capo dell’armata emanava senz’altro, a cominciare dal 2 gennaio, le istruzioni affinchè, qualunque fossero per essere le decisioni definitive, le operazioni potessero essere iniziate al più presto, e le inviava al c. in c. della 2a squadra che doveva eseguirle. Dopo aver comunicato le disposizioni prese per la difesa fissa di Medua e di Durazzo concretava così le direttive per lo sgombro : «....Per ciò che riguarda il trasporto dei soldati serbi a Biserta comunico a V. E. le seguenti direttive : « I soldati serbi saranno imbarcati con piccoli piroscafi a Medua e a Durazzo (può darsi che all’ultimo momento sarà deciso di escludere Medua) e saranno quindi trasbordati a Valona sui piroscafi maggiori destinati a compiere i viaggi Valona -Biserta. « Per i viaggi fra Medua, Durazzo e Valona saranno a disposizione i seguenti piccoli piroscafi,