— 387 — sulle siluranti e sui drifters, parte raccolti colle imbarcazioni e portati a bordo dei cacciatorpediniere, furono condotti a Valona. Dei 765 ufficiali e soldati imbarcati sul Re Umberto e degli uomini che ne costituivano l'equipaggio furono salvati 712 persone, delle quali poche erano leggermente ferite. Parecchi dei perduti appartenevano al personale di macchina del piroscafo. Fra i militari due ufficiali e 58 uomini di truppa, tutti già provati al fuoco sul fronte trentino e sull’ Isonzo donde provenivano i reparti del corpo di spedizione, perirono a bordo per l’esplosione o in mare per annegamento 1. quanta gente si poteva, sotto la sorveglianza degli ufficiali di bordo ». Oltre che nelle imbarcazioni molti soldati passarono diretta-mente sulla torpediniera Albatros (com.te t. di v. Zavagli) e sui drifters Evening Star e Lottie Leask che rimasero attraccati tutti e tre al piroscafo fino à che non affondò. « Rimase con me fino all’ultimo momento, scrisse ancora il t. di v. Leverà, il cappellano militare Rev. Parolini, il quale già si era molto lodevolmente prestato a coadiuvarmi nel mantenere la calma nella truppa, a confortare tutti, e si èra in mia presenza privato del suo salvagente per darlo ad un soldato. Tengo a far presente il modo ammirevole col quale le imbarcazioni e i motoscafi dei cacciatorpediniere della squadriglia é delle torpediniere presenti si sono adoperati per il salvataggio ed il modo altamente encomiabile con il quale il comandante John Stughes Shopper del dragamine (drifter) Evening Star éd il suo equipaggio si comportò per il ricupero ed il salvataggio dei naufraghi. « Ritengo debbasi alla calma dimostrata dal personale imbarcato sul Re Umberto se le vittime sono relativamente poche». 1 « Ricordo con un senso di ammirazione e di gratitudine la