— 371 —■ fondarono lo scafo mediante bombe esplosive. Affondarono poi nello stesso modo il grosso veliero Gelsomino, altri tre velieri minori ed alcune barche, tutte di bandiera albanese. Dopo due ore circa il reparto austriaco, senza recare alcun danno alla città, si allontanò verso Nord-Ovest. Nel pomeriggio del 7 dicembre un sommergibile catturò e rimorchiò in alto mare il veliero albanese a motore Fior d’Albania, incontrato alla foce del Drin. Per molti giorni dopo questo fatto non furono più vedute navi austriache, ma i sommergibili nemici continuarono nelle loro attività : essi divennero sempre più audaci fino a comunicare apertamente colla costa ed esercitare un assiduo servizio di informazioni per uso del comando austriaco. pronto ad arrendersi, alzando le armi; l’equipaggio lo imitò get-dando anche in mare le armi. Perciò fu sospeso il fuoco, furono ammainate le imbarcazioni, fatti prigionieri e portati a bordo gli uomini del sommergibile ditrutto (il Fresnel). L’equipaggio si componeva del tenente di vascello Réné Jouen, quale comandante, del sottotenente di vascello Augustin Ziegler e di 26 uomini dei quali uno era morto annegato, due feriti. Gli ultimi, uno dei quali mori in seguito, furono trasportati sul Novara. « Dalle scarsissime dichiarazioni risulta solamente che il Fresnel proveniente dall’ Italia (da Brindisi secondo deposizione di imo degli ufficiali francesi) alle ore 5 del 5 corrente, si era incagliato, a causa della nebbia davanti alla foce della Bojana. La condotta del comandante e dell’equipaggio nemico mi hanno dato 1’ impressione di elevato sentimento militare ».