— 306 — vigilare per i piroscafi in navigazione: eventualmente la sorveglianza vi sarebbe stata fatta dalla Francia all’Ovest di Malta, dall’Inghilterra all’Est. In ogni zona l’azione delle pattuglie doveva esercitarsi principalmente per vigilare i paraggi delle rotte più battute dai bastimenti che trasportavano truppe o approvvigionamenti e per combattere il contrabbando di guerra in tutte le sue forme. Poiché l’inclemenza del mare nella stagione invernale, l’usura del naviglio leggero e la possibilità che questo fosse chiamato a servire altrove avrebbero spesso impedito di far scortare le navi mercantili, in attesa che fossero tutte provvedute di un proprio armamento d’artiglieria, fu stabilito di ridurre al minimo i viaggi dei trasporti, sfruttandone al completo le capacità di carico. Fu anche disposto che i bastimenti navigassero a gruppi di due o tre per aiutarsi a vicenda, e che seguissero rotte contenute, più che fosse possibile, nelle zone pattugliate e con molta frequenza variate per ragioni di segretezza. Come già in massima si praticava, fu deliberato che le rotte generali da seguire tra Gibilterra, Marsiglia, Tolone e Malta, il mar Egeo e 1’ Egitto sarebbero fissate dal comandante delle forze navali francesi nel Mediterraneo. Ma l’autorità navale, che aveva giurisdizione in ciascuna zona traversata da queste rotte, poteva modificarle secondo le circostanze, per ciò che concerneva la traversata della zona stessa.