— 142 — nemico e lanciò le sue bombe sul nodo ferroviario di Divaccia, a levante di Trieste, e nella notte seguente colpì gli stabilimenti siderurgici di S. Saba a Sud di questa città, dove si fabbricavano munizioni e materiale da guerra. Per rappresaglia defl azione del giorno 6, ì’8 giugno un idrovolante austriaco lanciava quattro bombe su Campalto ed alcune altre sulla città di Venezia. Oltre ad un soldato morto e cinque feriti, rimase danneggiato leggermente nell’ involucro il dirigibile P 4, perchè colpito da scheggie e dai vetri rotti dell’ hangar. Altre incursioni aeree nemiche si ebbero durante lo stesso mese di giugno a Venezia, a Grado, a Po di Maestra, a Molfetta, a Bari ed a Brindisi, che causarono lievi danni od anche nessuno, ma sovente qualche morto nella popolazione civile. >!< * * Colpi più duri le sorti della guerra riservavano alla nostra marina in quei giorni. Nella stessa notte deli’ 8 giugno l’aeronave Città di Ferrara lasciava l’aeroscalo di Iesi per la sua terza missione di guerra \ diretta a bombardare il cantiere White-head di Fiume, la distruzione del quale era vivamente desiderata anche dall’ammiragliato inglese 1 Nella notte sul 27 maggio aveva fatto un’esplorazione su Sebenico; attaccata da siluranti, era tornata incolume.