— 555 — Le ultime difese costarono all’esercito e in piccola parte alla marina circa 800 uomini tra morti, feriti e prigionieri, ma l’opera tenace e instancabile dei nostri marinai era riuscita, nonostante le condizioni avverse, a portare in salvo l’eroica brigata Savona mentre era per essere sopraffatta dal nemico \ Dell’efficace azione svolta in questa con- a interrompere la loro missione e far ritorno in porto. Il 25 febbraio le condizioni del tempo peggiorarono ulteriormente; le informazioni ricevute, secondo le quali unità navali maggiori italiane tenevano sotto il loro fuoco le truppe austro-ungariche, facevano però ritenere che lungo le coste d’Albania le condizioni del tempo fossero migliori. Il mattino del 26 la torpedinièra 70 che era in porto ad Antivari comunicò che il tempo rendeva impossibile qualsiasi operazione. Poiché però poco tempo dopo la tempesta parve calmarsi, si fécero subito accendére i fuochi alla flottiglia e la si inviò a Durazzo. All’operazione parteciparono, sotto la direzione dell’i. r. incrociatore Helgoland, i cacciatorpediniere Csepel, Baiatoti, Orjen, Huszar, Wildfang e Turni. La flottiglia doveva attaccare le forze navali ed i trasporti marittimi nella zona di Durazzo, e, ove nulla vi avessé incontrato, doveva, nel ritorno, perlustrare la zona costiera fra Capo Pali e Capo Ro-doni nella quale soleva trattenersi un incrociatore nemico. Al far del giorno la flottiglia avrebbe dovuto possibilmente aver fatto già ritorno nel golfo. Le ii. rr. navi Sankt Georg e Kaiser Karl VI vennero tenute pronte a muovere nelle Bocche di Cattaro davanti a Gjenovic. «Malgrado l’ottima visibilità non si poterono scorgere unità nemiche e anche la crociera fra Capo Pali e Capo Rodoni rimase infruttuosa. Le ii. rr. unità fecero ritorno, indisturbate, il mattino del 27 alle Bocche di Cattaro. Mezz’ora dopo il loro arrivo un idrovolante inviato in ricognizione accertò che già Durazzo era in nostro possesso. 1 S. A. R. il Duca degli Abruzzi telegrafò al comandante della 21 «quadra il 27 febbraio « A V. E. e agli ufficiali dipendenti