— 338 — mento deiresistente pontile di sbarco per oltre 20 metri in modo da portarlo fino al fondale di 2 metri, e la costruzione di un secondo pontile vicino alle saline di Cavaia fino al fondale di m. 2.50. * * * Durante la nostra neutralità la Francia aveva preso 1’ incarico di provvedere ai rifornimenti del Montenegro, aiuto questo necessario, perchè quel piccolo popolo potesse continuare a sostenere la lotta. Escluso il porto di Antivari trojppo vicino alle ¡Bocche di Cattaro 1 il transito degli approvvigionamenti, che le autorità francesi avevano affidato ad una impresa privata, si faceva preferibilmente attraverso S. Giovanni di Medua; in parte per via terrestre, quando la strada per Scutari spesso interrotta e sempre in cattive condizioni lo consentiva, in parte maggiore per via acquea. Scaricate le merci sopra pontoni, venivano rimorchiate da S. Giovanni per la Boiana fino agli scali montenegrini di Scutari, e di là inoltrate a destinazione in Montenegro od al fronte. Colla nostra partecipazione alla guerra, la marina italiana rilevò la francese in questo compito che costituì un nuovo 1 Antivari fu pure inutilizzata dall’affondaménto di un piccolo scafo (yacht Roumie), che quasi ne ostruiva l’entrata e da torpedini, che gli Austriaci vi avevano posato nell’aprile e che per varie circostanze non si ebbe l’opportunità di rimuovere.