— 78 — tari per vettovagliare quelle popolazioni, alle quali non potevano essere negati gli approvvigionamenti indispensabili che non potevano loro giungere che per via marittima. Tale concessione, oltreché basata su ragioni umanitarie, era anche politicamente opportuna, perchè agenti nemici tentavano di far credere che con la dichiarazione di blocco era nostra intenzione di affamare l’Albania. D’altra parte, così agendo, si otteneva anche il vantaggio di mantenere, per il tramite degli equipaggi dei velieri, il contatto con quelle popolazioni, la qual cosa doveva servire così a tenerci al corrente degli avvenimenti d’Albania, come a diffondere in quel paese quelle notizie che potevano essere utili ai nostri fini. Ben presto però anche il servizio dei velieri come è stato detto, si palesò pericoloso : esso favoriva lo spionaggio ai nostri danni, ed essendo fatto da barche munite di motore, si prestava anche al contrabbando, in ispecie di combustibile liquido. Si ebbe anche motivo di supporre che servisse ad aiutare il rifornimento dei sommergibili nemici operanti in Adriatico. Si venne allora nella determinazione di sostituire i velieri con un piroscafo settimanale controllato. Fu scelto VEpiro della Società Puglia che, noleggiato dal governo italiano, ebbe equipaggio militarizzato ed imbarcò un sottufficiale della R. Marina per il controllo del carico. I suoi viaggi cominciarono il 26 luglio con itinerario e date variabili di partenza; intensifi-