— 89 — I due gruppi operanti lasciarono Brindisi la sera dell’ 8 giugno dirigendo il primo per il golfo del Drin, il secondo restando in crociera di sostegno. Dislocate le varie unità secondo i compiti a ciascuna assegnati, fu sbarcato a Rodoni un reparto minatori che distrusse il faro e prese in ostaggio il fanalista, indiziato come favoreggiatore dei sommergibili; a Slimsa furono affondati due velieri ma non si trovò traccia di adattamenti per rifornimenti; a S. Giovanni di Medua fu demolito il fanale e furono prese disposizioni per garantire il trasporto dei viveri. II gruppo leggero era sulla via del ritorno ed il Dublin navigava affiancato da sette cacciatorpediniere di scorta, allorché fu avvistato di prua a sinistra ed internamente alla linea delle siluranti il periscopio di un sommergibile, che si seppe poi essere YU 4. Il Dublin (captain J. R. Kelly) iniziò subito il fuoco contro di esso, mise il timone alla banda, ed aumentò la velocità per investirlo, ma non potè evitare di essere colpito. Uno dei tre siluri che YU 4 aveva lanciato, urtò lo scafo a poppa a sinistra. L’ incrociatore ne riportò un compartimento allagato, e morirono tredici uomini dell’equipaggio : però le precauzioni prescritte per la navigazione e rigidamente osservate, i provvedimenti interni subito presi dal comando di bordo, e la pronta esecuzione degli ordini da parte dei dipendenti salvarono la nave che, scortata, tornò