— 232 — volte con tanta esattezza, mi fece supporre che l’attacco veniva guidato da idrovolanti, che, per la limpidezza delle acque, potevano esattamente seguire la posizione ed il moto del sommergibile, oppure che il cacciatorpediniere avesse disposizioni microfoniche tali da seguire anche sott’acqua la posizione del sommergibile. Perciò invece di ritentare subito l’attacco mi sono allontanato a lentissimo moto, arrestando di frequente per non far sentire il rumore delle mie eliche e cercare invece di sentire quelle del nemico, e navigando a 21 metri per non farmi possibilmente scorgere da idrovolanti. Dopo più di un’ora e non essendo mai riuscito a sentire alcun rumore di eliche, ritorno alla superficie, ma non scorgo nulla vicino a me; lontano non riesco ad esplorare perchè il periscopio è fortemente offuscato a causa di qualche scoppio di proietto in prossimtà della lente. « Non essendo in condizioni di offendere mostro bene il periscopio in modo da far ritenere, se mi vedono, che mi sono allontanato verso S. 0. ed invece accosto parallelamente alla costa dirigendo fra Capo Rodoni e San Giovanni di Medua. « Ore 22 : emergo dopo 21 ore di immersione. Il personale non appare stanco; non fu mai eseguito alcun ricambio d’aria durante l’immersione; solo dopo le 16 ore furono messi in funzione i depuratori « OBoldrocchi » per assorbire l’acido carbonico, il che diede alquanto benessere. Dopo la