— 132 — pena 17 mediocri apparecchi di varia provenienza di fronte a circa 60 idrovolanti austriaci tutti di ugual tipo (Lohner), di buona efficienza e guidati da piloti già lungamente provati \ La marina si era fatta assegnare è vero, a tre dirigibili 2 coi relativi aeroscali mentre il nemico non ne possedeva alcuno, ma di questi uno solo, il Città di Ferrara, era pronto nell’ hangar di Iesi. Il Città di Iesi, che era appena giunto all’aeroscalo di Ferrara dopo il collaudo fattone a Vigna di Valle, non era ancora a a punto » e non potè partecipare alle operazioni del 24 maggio, come era stato predisposto; il terzo, 1 Gli idrovolanti in Adriatico nel maggio 1915 erano così distribuiti: sette di cui tre soli efficienti alle stazioni di Venezia, a S. Andrea e ai Sabbioni (quella delle Vergini era stata abolita): quattro a Porto Corsini, due a Pesaro, due a Brindisi, due sulla R. N. Elba. Si trovò modo poco dopo di assegnare alcuni apparecchi alle Scuole di pilotaggio del Pizzone (Taranto). 2 Questi erano il Città di Ferrara (M 2) del tipo semirigido, derivato immediatamente da iquello che già aveva servito nelle operazioni della guerra libica ed appartenente alla categoria dei dirigibili di media grandezza; aveva una cubatura di 12500 me. ed una portata dì 400 kg. a m. 1500 di quota, era munito di quattro motori Maybach, modificati Itala, che gli imprimevano una velocità oraria di 85 km. H Città di lesi (V I) dello stesso tipo, appartenente alla categoria dei V (veloci) con cubatura di 15000 me. ed una portata di 600 kg. a 2000 m. Era munito pure di quattro motori Maybach, modificati Itala, con velocità di 90 km. e dodici ore di autonomia. Il P 4, del tipo semirigido, della categoria dei piccoli, cubatura 5000 me., quattro motori « Fiat », velocità 55 km., portata 300 kg. a m. 1300. Altri due dirigibili (V 2 e Forlanini) erano in costruzione.