— 434 — rebbe potuto trarre egualmente qualche vantaggio dall’ incursione, distruggendo i piroscafi e i velieri che pure erano stati scorti all’ancora. Il compito fu affidato all’esploratore Helgoland acompagnato da cinque cacciatorpediniere del tipo Tatra, i quali lasciarono perciò Cattaro la notte stessa sul 29, avendo ricevuto le seguenti istruzioni : « Partenza alle ore 0 del 29 dicembre. Portarsi sulla congiungente Durazzo-Brindisi : attraversare la linea di crociera dei cacciatorpediniere italiani in modo da giungere all’alba davanti a Durazzo. Se non si trova in rada nessuna silurante nemica procedere alla distruzione dei piroscafi che si trovano alla fonda ». Alle ore 2,35 1 ’’Helgoland, che procedeva alla velocità di 21 miglia circondato dallo Csepel e dal Tatra sulla dritta, dal Lika e dal Triglaw sulla sinistra, e seguito dal Balaton, trovavasi già a 24 miglia a ponente di punta Menders ed aveva la prua su Durazzo1 ; il caso volle che nello stesso punto si trovasse anche il sommergibile francese Monge che, dopo essere stato durante il giorno precedente in agguato a sud di Cattaro, sopraggiunta la sera, si era allontanato ed era venuto alla superficie per la consueta carica degli accumulatori. Nel buio della notte illune esso avvistò qualcuna delle unità nemiche che avanzavano verso di lui, e s’ immerse frettolosamente per attaccarle : non av- 1 Dal diario di guerra dell’Helgoland.