— 151 — di fucileria e di mitragliere, ed inseguiti da due apparecchi austriaci, lasciarono il cielo di Trieste; l’idrovolante di Miraglia rientrò a S. Andrea di Lido dopo tre ore di volo col dritto di poppa della fusoliera fracassato da una pallottola. Nelle ore antimeridiane del 1° settembre un idrovolante francese ed un motoscafi che trova-vansi in esplorazione a Sud di Grado, vennero attaccati da due aeroplani nemici con tiro di mitragliere e lancio di bombe. S’impegnò un combattimento, al quale prese parte anche un secondo idrovolantc francese venuto in aiuto. Lo scontro, con qualche'interruzione, durò quasi un’ora: uscirono in rinforzo da Trieste due rimorchiatori e barche veloci che tirarono contro i nostri idrovolanti ed il motoscafo, ma nè le bombe lanciate nè le mitragliere riuscirono a colpirli. La scaramuccia ebbe termine senza risultato, con 1’ esaurimento delle munizioni. Il 4 settembre l’idrovolante austriaco L 48, recatosi in esplorazione insieme con un altro apparecchio alle foci del Po e lanciate tre bombe a Punta Maestra, diresse a Nord passando per Sottomarina. Cannoneggiato dalla batteria che ivi esisteva, fu obbligato a scendere in mare sulla via del ritorno. Rintracciato nella notte da idrovolanti e siluranti mandate da Venezia, ne fu fatto prigioniero l’equipaggio, che però ebbe tempo di incendiare l’apparecchio. Il 6 settembre furono da un idrovolantc ne-