— 610 — breve relazione. In tale giorno imbarcò un altro medico, quello militare, nella persona del dottor Giovanni Usai sottotenente medico della Regia Marina colia collaborazione del quale si fecero le ultime operazioni sopra descritte. Concludendo, dal 17 dicembre 1915 al 3 gennaio 1916 sostarono sul Cordova 1500 prigionieri, 35 profughi serbi, 115 uomini di equipaggio civile, 25 uomini di equipaggio militare, un totale perciò di 1675 persone. La mortalità si ridusse a soli 9 casi, nonostante lo scoppio del colera e la presenza di altre malattie. Tale soddisfacente risultato lo attribuisco al genere sano di cibo somministrato, alla pulizia, aereamento e disinfezione dei dormitori, alle misure profilattiche adottate in tempo fin dai primi giorni quale l’assegnazione di latrine speciali e separate all’equipaggio sia borghese che militare, nonché alle condizioni atmosferiche incontrate che furono veramente favorevoli alla salute dei prigionieri imbarcati. Infine all” interessamento veramente lodevole dell’ intero equipaggio verso i prigionieri. Il giorno 8 gennaio 1916 la nave avendo scontato il periodo contumaciale .di cinque giorni, essendo ottima la saluta delle persone imbarcate, venne ammessa in libera pratica, per cui con tale data posso considerare terminata la missione del trasporto prigionieri, missione durata in totale ventitré giorni.