5° — Sbarco graduale (a scaglioni) dei prigionieri. Dopo lo sbarco dell’ultimo coleroso avvenuto il 2 gennaio 1916 si iniziò una serie di procedimenti di risanamento della nave che riferisco brevemente oer ordine : a) Imbianchimento col latte di calce al 20% di tutta la nave (stive - ponti - latrine); a’) distribuzione dei 1500 materassi; b) disinfezione al sublimato dell’ospedale di bordo; c) disinfezione all’ipoclorito di calce di tutte le acque esistenti nelle tanche sia di mare che di fonte; d) rinnovamento (a Napoli) di tutta la provvista di acqua potabile (500 tonnellate) previo risciicqua-mento dei doppi fondi già disinfettati coll’ ipoclorito di calce; e) passaggio alla stufa Geneste-Herscher di tutte le biancherie di tavola, letterecce e di ospedale; /) disinfezione alla stufa degli abiti di tutto l’equipaggio e stato maggiore; g) disinfezione delle sentine colla soluzione La Place; h) rigorosa quarantena di cinque giorni dall’ultimo conlatto avuto coi colerosi. Le suddette misure furono iniziate in parte alla fonda nella baia di Asinara, altre furono fatte durante la traversata Asinara-Napoli, le ultime durante i due giorni di osservazione contumaciale scontata nel porto di Napoli. Fino al giorno 28 dicembre a bordo del Cordova vi fu un solo medico, quello civile, autore della presente 39. — La marina italiana, ecc., Voi. II.