— 140 — Il 6 giugno in una seconda incursione sul cielo di Pola la stessa aeronave, non avendo potuto raggiungere lo scoglio degli Ulivi, centro industriale di quella piazza marittima contro il quale era diretta, fece cadere il suo carico di alto esplosivo « Parto alle ore 19,35, ed innalzandomi rapidamente a 500 metri, mi dirigo per 140°: ho un leggero vento sulla dritta che mi fa scadere verso Est. Alle ore 21,30 sono equilibrato a 1000 metri; è buio perfetto. Intravedo a 5 km. ad Est il canale di Leme e i lumi non perfettamente oscurati di Rovigno. Tenendomi da 5 a 10 km. dalla costa giungo all’altezza di Pola; proseguo per aggirarla da SE come è stabilito, scegliendo la rotta che abbia maggiori punti da battere. Sono le ore 22,30: la luna comincia a spuntare, ma fitte nubi la coprono ed impediscono che il P 4 sia scorto, pur dando modo di distinguere perfettamente il terreno. Entro in terra con rotta Punta di Veruda-arsenale, a quota 1450 con 10 linee dell’ inclinometro a salire : a 1300 metri avevo terminato la zavorra disponibile, gli ultimi 150 sono raggiunti coi piani e saranno in seguito compensati dal gettito delle bombe. Pola è parzialmente illuminata, si intravede uno spostarsi di lumi nel porto ed a terra, forse per un principio di allarme. Calcolo la velocità e la quota, dò al traguardo di circostanza i dati relativi. 11 tenente Pricolo è al traguardo, il sottoscritto in ginocchio sulla prua tiené i due timoni e dirige la rotta sul bersaglio. Al punto stabilito il tenente Pricolo fa scattare e cadere insieme i due proiettili da 162, il sergente Mantovani i 4 da 130 che gli stanno vicino. Mediante dispositivo preparato prima di partire, con un solo strappo i sei colpi cadono insième dai porta-proiettili e dopo 17 interminabili secondi cadono sul punto stabilito, con grande fragore e con una grande vampata di fuoco. Quasi istantanea-mente i proiettori si accendono e cercano pazzamente in tutte le direzioni. Intanto, sempre con uguale procedimento, giungo a tiro dell’ isolotto di S. Caterina, sede degli idrovolanti, e lancio le 6 torpedini incendiarie. Il pallone è salito di 250 metri; si immerge ad un tratto in un fitto strato di nubi, tra i 1550 e 1700 metri, che lo nascondono ai dardi di luce fruganti il cielo. Ho