— 45 — Cessato allora il tiro contro VAquilone e scorto l’altro caccia, l’Helgoland diresse contro questo le sue artiglierie. Dal rapporto del comandante del Turbine, a cominciare dall’avvistamento, riportiamo quanto segue : « ....Scorsi nella bruma verso S. E. una nave che si presentava di prora sicché mi era impossibile identificarla precisamente, ma che potei subito riconoscere del tipo esploratore. Per quanto fossi fiducioso che fosse una delle nostre navi tipo Marsala, 1’ incontro della quale mettevo in relazione con quanto mi era occorso nella notte, feci chiamare a posto di combattimento generale e feci avvertire le macchine di star pronti a muovere alla massima velocità, pur continuando a procedere a 18 miglia. Poco dopo, mentre la nave avvistata distava da me circa 9000 metri, essa accostò sulla sua dritta, presentandomi cosi il suo fianco sinistro dal quale vidi distintamente partire una salva che andò ad esplodere a terra. « Riconobbi allora un esploratore austro-ungarico tipo Admiral Spaun (1’ Helgoland) e non pensando all’ordine avuto di evitare di impegnarmi contro forze superiori, ma cedendo solo all’impulso dell’ indignazione provocata nell’animo mio dal veder bombardare una nostra città indifesa, stanze e movimenti, che rendono difficile la precisa ricostruzione della manovra. Ci siamo attenuti alla versione che dalla successione degli avvenimenti appare la più attendibile.