— 320 — tramenti nemici nel settore balcanico1. Scaltramente contando sull’appoggio politico di qualcuna delle grandi potenze, non cessava di dimostrare la sua ostilità all’ Italia con la pretesa di avere larghi sbocchi nell’Adriatico, e neppur cessava di rifiutare le proposte di accordi con la Bulgaria. Quando alla fine cedette in parte alle pressioni degli alleati, lo fece tardivamente, in modo vago e condizionato, e quindi inefficace. La diplomazia della quadruplice colla sua azione troppo slegata che non era espressione di una volontà decisa, lasciò passare il momento favorevole per mettere d’accordo le nazioni balcaniche, prima che l’esercito russo subisse perdite sempre più gravi, e prima che dell’ impresa anglo-francese dei Dardanelli divenisse ormai palese ed inevitabile il fallimento. Durante l’estate del 1915 la fiducia nell’ Intesa ed il numero dei suoi partigiani andarono sempre diminuendo nel vicino Oriente, mentre si affermava la fortuna degli Imperi centrali, che le trattative diplomatiche appoggiavano col fragore delle armi 3. 1 II ministro serbo Pasic, in nn comunicato di carattere ufficioso, ancora nel settembre 1915 disse di ritenere che la Serbia aveva fatto il 6Uo dovere verso la quadruplice, e di non credere ad un’offensiva degli Imperi centrali dal nord per aiutare la Turchia. Del resto, egli aggiungeva, nella peggiore delle ipotesi, l’esercito serbo ricostituito e ricco di munizioni renderebbe estremamente difficile al nemico il passaggio attraverso la regione montagnosa. 2 La Bulgaria firmò nel luglio 1915 un trattato segreto con la Germania.