— 44 — Azione navale nel basso Adriatico. Mentre 1’ Helgoland dopo le 4h, come abbiamo detto, iniziava il fuoco contro Barletta, si avvicinavano da rombi poco diversi i c. t. Aquilorw e Turbine che, separati dal dubbioso incontro notturno, avevano navigato isolatamente durante il resto della notte dandosi convegno all’ alba presso quel porto. L’avvistamento da una parte e dall’altra avveniva quasi simultaneamente alle ore 4,15 circa. L’Aquilone, accortosi di aver di fronte una unità più potente e non avendo veduto il Turbine ’, prendeva subito caccia correndo verso scirocco parallelamente alla costa, e 1’ Helgoland, che aveva appena cominciato a sparare contro l’obbiettivo terrestre a distanza di 4.000 m. (6.000 secondo il rapporto dell’ Helgoland), rivolse contro di lui il tiro di una parte dei suoi cannoni. L'Aquilone rispose, ma la distanza, che era prima diminuita, andò poi rapidamente aumentando oltre i limiti del contatto balistico, sicché il fuoco di nessuno dei due contendenti fu efficace 2. 1 Nessuno dei due c. t. italiani avvistò l’altro, pur sapendo, per il punto di riunione datosi, di non dover essere lontani. 2 Secondo il rapporto delVAquilone la distanza sarebbe diminuita fino a 2500 m. mentre secondo l'Helgoland essa sarebbe stata sempre molto maggiore. Fra i rapporti dei comandanti così austriaci come italiani vi sono talvolta discrepanze nel riferire di-