522 — Helgoland doveva servire di appoggio alle siluranti, ma non prendere parte agli attacchi. Vegliava a Cattaro, pronto a muovere, il S. Georg per un eventuale rinforzo. Prima del levar del sole le unità dovevano essere di ritorno alla base. Preda non ne sarebbe mancata alle siluranti, se avessero potuto eseguire la missione affidata: nella notte dal 6 al 7 erano in mare diretti a Du-razzo i piroscafi Petrel, Melo, Roma, Maria Rosa, R. F. Da quel porto uscivano le RR. NN. Città di Sassari e Agordat ed i piroscafi Armenie, Verdun, Menfi, Assiria, Dauno, Epiro, Barletta, Miquelon trasportanti complessivamente 9.600 soldati e profughi serbi. A protezione ravvicinata dell’ancoraggio di Durazzo si trovavano i cacciatorpediniere Abba, Ardente e le torpediniere A. M. Airone ed Ardea. Per coprire la rotta Durazzo-Valona incrociavano gruppi d’incrociatori e di caccia nazionali ed alleati. Precedentemente all’ Helgoland era uscito a mare largo il cacciatorpediniere Wildfang, per appoggio a due idrovolanti mandati in esplorazione, e poco dopo le ore 14 era stato avvistato dal gruppo alleato Liverpool (capt. G. W. Vivian) e Bronzetti (c. c. Grixoni) mentre dirigeva a sud. Avendo la silurante austriaca preso immediatamente caccia dirigendo su Cattaro, il Liverpool l’aveva seguita a tutta forza, facendosi precedere dal Bronzetti in esplorazione.