— 262 — driglie per turno di riposo e per riparazioni, turni che vennero sempre rispettati quando i bisogni delle unità non erano tali da richiedere lavori importanti, ma solo verifiche e manutenzione ». Le avarie in maggior numero si ebbero naturalmente sulle unità di costruzione più vecchia, ed interessarono in modo particolare i ventilatori delle caldaie ed i tubi scaldatori, la qual cosa si spiega col numero elevato di ore passate con i fuochi accesi. Utile provvedimento fu anche quello di formare un nucleo di personale di riserva specialmente destinato alle torpediniere, dal quale si prelevavano i complementi per sostituire gli infermi e gli assenti per qualsiasi ragione. Abbiamo dato già conto dell’opera di posa di torpedini fatta dalle siluranti1 ; riferiamo ora a titolo di esempio, lo svolgersi di una delle missioni offensive, contro la costa, compiuta la sera del 7 dicembre dinanzi a Sistiana. Una squadriglia composta delle torpediniere 2, 3, 6PN e 30 AS (cap. di corvetta Amici Grossi), partita da Grado, fece rotta su Duino fino ad arrivare a 200-300 m. da terra. Accostando si portò davanti a Sistiana : dopo aver manovrato silenziosamente in modo da presentare la poppa a terra in formazione frontale, e retrocedendo lentamente verso il porticciolo di Sistiana, le torpediniere aprirono il fuoco 2 contro 1 Vedi Cap. IV. 2 Queste torpediniere costiere erano armate con un cannone di piccolo calibro a poppa.