— 289 fu fermata, e terminò col siluramento. Equipaggio e passeggeri furono abbandonati alla ventura nelle imbarcazioni nelle quali erano stati fatti trasbordare, e le vittime furono più di 200. La posizione dell’Ancona fra la Sardegna e la Tunisia e la sua rotta verso occidente, diretta a New York, escludeva che vi fosse a bordo personale militare o carico di contrabbando. Essendo fra i passeggeri alcuni sudditi nord-americani, gli Stati Uniti protestarono energicamente presso il governo di Vienna. Alcuni giorni dopo fu affondato ugualmente un altro piroscafo da passeggeri, il Firenze. I sottomarini germanici nel Mediterrano, che erano solamente quattro nei primi due mesi di operazioni 1, avevano distrutto nel solo settembre circa 30.000 tonnellate di naviglio commerciale alleato. Le perdite si elevarono sino quasi a raddoppiare nell’ottobre, ed, aumentato il numero dei battelli, furono più che quadruple nel novembre. Perciò la caccia al sommergibile era divenuta un problema più che mai assillante per le marine del-l’Intesa, e su di esso era fisso il pensiero degli alti comandi navali. Piccola unità vulnerabilissima, ma al tempo stesso insidioso bersaglio nascosto che sfuggiva facilmente anche ad una esplorazione sistematica, il sommergibile si presentava come una nuova arma, contro la quale nessun mezzo di di- 1 Uno di quésti, VXJ 21 si era trasferito nel mai di Marmara. 19. — La marina italiana, ecc., Voi. II.