— 439 — 71, 80, 81 che lasciano Punta d’Ostro alle ore 11,50. Frattanto da ¡Brindisi, dove la presenza di navi austriache davanti a Durazzo è conosciuta poco dopo le ore 7 1, escono alle ore 7'30 gli incrociatori Dartmoutli (capt. Addison) e Quarto (c. f. Accin-ni). Dovrebbero accompagnarli per far loro scorta se, incrociando continuamente ad una distanza di 4.000 metri circa, ed attendendo il rimorchio del cacciatorpediniere avariato ed il salvataggio dell’equipaggio del Lika. Il bombardamento fu intenso e furono sparati numerosissimi colpi in direzione unicamente di una nuova palazzina di Essad, posta sulle alture di Durazzo, in prossimità del capo omonimo che ha tutte le apparenze di un forte e al largo del quale esistono gli accampamenti delle-nostre truppe e dei serbi. Il tiro fu certamente non buono e tutte le granate, il cui effetto di scoppio fu inferiore a quello dei nostri proiettili anche di calibro minore (76), sorpassando il paese, caddero nella laguna retrostante. « I soli cannoni che spararono e ad intervalli continuarono il fuoco separatamente contro i cacciatorpediniere che tentavano di rimorchiare l’avariato, furono quelli di Essad (due pezzi Skoda). Alle 11 circa il cacciatorpediniere avariato era già fuori; abbandonato il Lika, le navi si allontanarono in direzione di Cattaro. «Mi recai subito colla barca a bordo (del Lika): ricuperai 10 naufraghi e sei morti. I 10 naufraghi furono da me ricoverati nella missione sanitaria e provveduti per quanto mi fu possibile di vestiti. Interrogati asserirono di essere partiti alla mezzanotte del 28 die. da Cattaro diretti sulla rotta Brindisi-Valona, avendo avuto notizia di un piroscafo carico di truppe e scortato da due torpediniere, inviato in Albania. Dissero che il sommergibile presentatosi dinanzi a Durazzo il 19 die. e cannoneggiato dal Dauno aveva riportato due morti e tre feriti ». 1 II comando della 2a squadra ricevette i seguenti telegrammi: Dà staz. R. T. di Durazzo: ore 7,30: «Óre 7 flotta austriaca entrata a Durazzo ».