— 264 — * * * Le operazioni riferite, come in generale la maggior parte di quelle che si eseguivano in prossimità della costa da Grado a Trieste, fossero esse scorrerie, trasporti, pose di torpedini, avevano lo scopo comune principale di portare all’esercito il concorso della marina nella faticosa avanzata che esso tentava verso Trieste attraverso la strada litoranea e l’aspro terreno del Carso. Se infatti la necessità imperiosa di non mettere a repentaglio le navi corazzate, finché questo rischio non fosse controbilanciato dalla probabilità di ottenere risultati di vasta risonanza ai fini della guerra, chiuse nella laguna veneta gli incrociatori della IV divisione e ne determinò in seguito il ritorno al Sud, non rallentò tuttavia l’attività svolta dalla R. Marina per operare d’accordo con l’ala destra dello schieramento del nostro esercito, e rispondere alle richieste che da questo provenivano. Stabiliti che furono il 3 luglio fra il comando supremo e l’ammiraglio Cagni i criteri contenuti nel promemoria da noi già riprodotto 1 e relativi alla cooperazione della R. Marina, il capo di stato maggiore, ammiraglio Thaon di Revel aveva dato il 10 luglio le conseguenti direttive: c< Concordo pienamente____ circa la non convenienza di impegnare le nostre navi in operazioni costiere fino a quando non sarà esattamente pre- 1 Vedi cap. IV.