— 592 — pratica sanzione che già si videro gli inconvenienti che ne potevano derivare, perciò nell’aprile 1917 si ritornò al prelevamento del personale della R. Marina ed alla riapertura delle scuole, dando ad esse un impulso più grande e maggiormente fattivo. Per P istruzione del nuovo nucleo di personale si provvide dall’aprile 1917 presso la scuola di aviazione di Taranto (Pizzone) sorta a nuova vita, per piloti, motoristi e montatori. Le scuole ebbero per tutto il resto della guerra continuo sviluppo, e da ultimo scrivono pure per l’istruzione degli ¡allievi piloti americani venuti in Italia nel 1918. Essendo inoltre nei programmi aeronautici del 1917 e 1918 previsto l’impiego dei Caproni terrestri per la marina, furono dapprima inviati allievi piloti presso i campi d’ istruzione dell’esercito per tal genere d’apparecchi, e poi fu istituita la scuola di S. Maria Capua Vetere, anch’essa in pieno sviluppo al cessare delle ostilità. Nel giugno 1918 nelle due scuole di Bolsena e Taranto erano 94 allievi piloti e 397 allievi motoristi. Gli allievi di Capua erano 300 e dopo il corso dovevano conseguire altri due brevetti, uno a Foggia ed uno alla Malpensa, scuole dipendenti ambedue dall’esercito. A tale epoca, per il completo approntamento del programma del 1918, computato il personale esistente, vi erano ancora delle lacune nei ruoli. A tale deficienza si provvide con nuove ammissioni alle scuole senonchè l’armistizio venne prima che il nuovo personale ed il nuovo materiale fossero pronti all’azione.