— 25 — mergibile Argonauta, che era stato appunto distaccato in Ancona a protezione della città, avrebbe potuto far pagare caro al nemico la facile offesa, se un incidente non ne avesse ritardato l’uscita 1. Il c. di c. Vaccaneo, che lo comandava, appena avuto sentore dell’avvicinarsi della flotta austriaca dai primi colpi di cannone, aveva mollato gli ormeggi; ma, mentre col battello in immersione stava uscendo dal porto, un cavo d’acciaio delle ostruzioni che, nell’aprirne la porta, non era stato completamente ammainato, lo arrestò, facendo inclinare fortemente il sommergibile di prora, cosicché tutta la poppa usciva fuori d’acqua. « In tale critica posizione, riferì il comandante, mentre manovravo per liberarmi, sono stato oggetto a ripetuti colpi di cannone di un cacciatorpediniere austriaco ed a bombe di un idrovolante nemico che volteggiava sopra il battello. È stato lanciato contro VArgonauta (almeno così mi hanno 1 Secondo le istruzioni del capo di stato maggiore della marina, VArgonauta avrebbe dovuto passare le ore notturne fuori del porto, posato sul fondo: ma in quella prima notte di permanenza ad Ancona era rimasto all’ormeggio, « per l’assoluta mancanza — scrisse il comandante — d’ imbarcazioni adatte a dare l’allarme, con colpi di martello sullo scafo al sommergibile sul fondo ». Questo infatti era il segnale concordato per informare il sommergibile deH’awistaménto del nemico, ma l’unico rimorchiatore a disposizione aveva dovuto quella stessa notte rimorchiare al largo alcune barche per una missione speciale, connessa con quella affidata al dirigibile Città di Ferrara.