— 354 — carico diretto ai nostri servizi in Albania e Montenegro. Oltre la crociera di protezione dei drifters erano in mare nella notte dal 22 al 23 novembre tre cacciatorpediniere della squadriglia Indomito, diretti pure a Medua per portarvi una commissione di commissariato inglese, incaricata della distribuzione dei viveri, ed un ministro montenegrino. Un altro gruppo di siluranti minori incrociava tra Brindisi e Saseno. Proprio nella stessa notte, forse per essere il comando austriaco venuto a conoscenza delle spedizioni in corso, alcuni cacciatorpediniere nemici 1 usciti in mare, incontrarono ed affondarono il Gal-linara, abbandonandone l’equipaggio in una imbarcazione2, che il giorno seguente fu raccolta da una nostra torpediniera. Gli stessi cacciatorpediniere più tardi, verso le ore 23, trovarono il Palatino: lo cannoneggiarono, provocando l’esplosione di una caldaia ed un violento incendio del carico di farina, che ne determinò la distruzione e l’affondamento. L’equipaggio fu fatto prigioniero. Colle sue rapide mosse notturne il nemico sfuggì alle nostre navi da guerra in navigazione, ed allorché i tre Indomito accorsero in aiuto del Palatino in fiamme non trovarono più le siluranti austriache che avevano già preso la via del ritorno. 1 Secondo quanto riferirono alcuni degli assaliti sarebbero stati in numero di dieci. 2 Vedi appendice VII.