La marina italiana concorse alle operazioni che si svolgevano in Oriente, mandandovi 1’ incrociatore Piemonte (c. f. Belleni), che arrivò a Mudros il 7 novembre per mettersi agli ordini dell’ammiraglio inglese De Robeck. Mudros era la base navale scelta dalla marina inglese per le operazioni dei Dardanelli e quindi anche poi per quelle contro la Bulgaria; di lì il Piemonte si trasferì subito dopo a Salonicco per cooperare colle navi inglesi, francesi e con VAskold russo al mantenimento del blocco della costa bulgara. Il giorno 11, mentre navigava isolato, avvicinatosi a Dedè-Agatch, bombardò un edificio ferroviario e due treni fermi sulla via ferrata a 300 m. dalla spiaggia. Il bombardamento fu ripetuto il 18 gennaio in unione con una divisione franco-inglese. Nonostante che l’allontanamento di due squadriglie di cacciatorpediniere francesi da Brindisi, per essere adibite al servizio di scorta dei convogli di truppe diretti a Salonicco, avesse diminuito lo scarso numero di siluranti in Adriatico, anche l’armata italiana si privò per qualche tempo di alcune delle sue unità per concorrere nello stesso servizio. Data la scarsità poi del tonnellaggio mercantile che si faceva sempre più sentire, l’Italia partecipò al trasporto di uomini e di materiali prestando agli alleati alcuni dei suoi piroscafi migliori. Infine la R. N. Agordat (c. f. Lubelli) prima, e successivamente la R. N. Ferruccio (c. v. Arcangeli) fecero parte della divisione navale speciale interalleata,